Questa mostra pittorica vede l’Arte come Organizzatore Psichico. Un’esplorazione profonda del legame tra la creazione artistica e il mondo interiore della psiche umana. Nasce dall’idea che l’arte non sia solo un’espressione estetica, ma un potente mezzo di organizzazione mentale ed emotiva, un veicolo capace di strutturare e interpretare l’invisibile complessità della nostra vita interiore.
Attraverso le loro opere gli artisti qui presenti ci invitano a considerare come le forme, i colori e le immagini possano influenzare e modellare le nostre emozioni, pensieri e persino comportamenti. Le opere selezionate rappresentano una fusione tra estetica e introspezione, esplorando concetti come il subconscio, l’inconscio collettivo, l’elaborazione dei traumi e la costruzione di identità.
Gli artisti hanno lavorato per rappresentare in modo visivo il mondo interno, creando un dialogo tra l’esperienza estetica e il processo psicologico. Le opere variano da interpretazioni astratte a rappresentazioni figurative, tutte mirate a evocare riflessioni profonde sull’influenza dell’arte sulla nostra mente.
Scopo della Mostra offrire uno spazio per contemplare l’arte, ma anche per riflettere su come essa possa servire come strumento terapeutico e riabilitativo. La struttura visiva e simbolica dell’arte può infatti fungere da guida per orientarsi nel caos emotivo, aiutando a costruire una narrazione personale e a dare senso alle esperienze interiori.
“Artistica-Mente” non è solo una mostra ma un viaggio esplorativo dentro l’animo umano, un invito a considerare l’arte come una bussola per navigare nelle acque talvolta tumultuose del nostro mondo interno. Speriamo che questa esposizione non solo arricchisca la vostra esperienza estetica ma vi offra anche nuovi strumenti per comprendere voi stessi attraverso il potere trasformativo dell’arte.
Vi aspettiamo il 21 e 22 settembre a Vasto (CH) – Sala Mattioli in corso de Palma – a partire dalle ore 16:30.
Opere di Daiana Conte
Pittrice autodidatta, ha cominciato i suoi primi disegni durante un ricovero psichiatrico a Pisa, dilettandosi nel ritrarre i volti degli altri pazienti. Pertanto è chiaro il motivo per il quale il mondo della malattia mentale, nell’esperienza di vita dell’artista è una realtà che si fa presenza viva. Motivo per cui ha deciso di realizzare una mostra a tema per promuovere la conoscenza di un mondo ancora troppo ignorato, osservato con timore e distacco che amplificano la stigmatizzazione dei soggetti che ne sono affetti.
L’attrazione e l’innamoramento, se portati all’estremo, possono causare ripercussioni psicologiche lì dove non c’è equilibrio. Soprattutto in un amore sfuggente e non corrisposto.
“Il mio cuore ti rincorre ma non ha mani per afferrarti.”Sono rappresentate attorno alla figura della mente i diversi fattori scatenanti dipendenze, alcolismo, ludopatia, droga e tabagismo, tutti fattori che hanno forti ricadute anche sul sistema nervoso.
“Lo sballo per stordire il dolore, respira piano e sta ad ascoltare, prendi la mano che ti vuole salvare”
Le mani che si lavano così di frequente da arrivare a sanguinare, vogliono rappresentare il DOC (disturbo ossessivo compulsivo) nel quale la presenza di ossessioni spingono il soggetto ad azioni ripetute come il lavarsi le mani.
“Fino allo sfinimento. Di una carezza tormento…Aiutami a proteggerti”La ruota con il criceto che corre all’infinito rimanendo effettivamente fermo, è il simbolo di un pensiero bloccato così come accade nella ruminazione. Il pensiero si ripete senza sosta né variazioni sostanziali. “Hai corso tanto ma sei nel punto di partenza…vieni via con me”
La serpe è simbolo delle ossessioni che disturbano il pensiero con immagini ed impulsi contro la propria volontà. È la difficoltà nello staccarsi dalla morsa che l’animale, simbolo del male, impone alla sua vittima.
“Sinuosa si infila nella mente e non la lascia andare, la sua morsa è letale”
Lo sguardo giudicante del mondo che a volte, a seconda delle caratteristiche del soggetto, possono paralizzare la vita stessa tanto da rendere tutto più difficile di quanto non lo sia e a fenomeni di depersonalizzazione, patologia nella quale ci si sente all’esterno del proprio io.
“Protagonismo o fobia…lo sguardo altrui ha tutto il potere”
La rosa rappresenta la bellezza interiore che col tempo sfiorisce a causa di un isolamento ed un’iperprotezione rappresentata dalla teca di vetro, l’isolamento fa sfiorire anche il più bel fiore.
“Mi amo e non mi amo, saprò la verità prima di sfiorire”
Il volto è diviso a metà da una linea immaginaria che separa due stati d’animo contrapposti, caratteristica peculiare del disturbo bipolare, nei soggetti affetti da tale patologia, l’umore vacilla da stati di euforia a momenti di depressione.
“In te tutto il mondo, bene e male, gioia e dolore, bianco e nero, piccolo e grande, dolce e amaro.”
La rappresentazione mette in evidenza la presenza di un pensiero accelerato o fuga di idee. Il disturbo è caratterizzato da pensieri disconnessi che comportano un’alterazione del linguaggio, solitamente è caratteristico degli stati maniacali.
“Seguimi e ti porterò ovunque tu voglia, più velocemente di un battito cardiaco, più intensamente della stessa realtà”
Detto anche deragliamento del pensiero con presenza di disconnessione e ideazioni bizzarre. Il vetro rotto ed il filamento di tungsteno fulminato vogliono rappresentare proprio l’impossibilità di concepire un pensiero logico
“Ti avevo appena concepito, nella descrizione errata mi hai condotto. La fiducia in te è venuta meno”L’abbraccio ed il bacio materni sono il primo contatto con il mondo e la vita. In quell’attaccamento è disegnata parte del destino di ognuno di noi, a seconda della qualità dello stesso.
“Da una vita, due cuori palpitanti, due sguardi, un solo abbraccio”…o preoccupazione eccessiva dei difetti fisici. Tipico dell’anoressia nella quale si tende a vedere il proprio corpo molto più grasso di quanto percepito da chi non ne soffre. È una vera e propria percezione distorta.
“L’inganno nella percezione visiva, la realtà sulla bocca del vero amico”
L’attrazione e l’innamoramento, se portati all’estremo, possono causare ripercussioni psicologiche lì dove non c’è equilibrio. Soprattutto in un amore sfuggente e non corrisposto.
“Il mio cuore ti rincorre ma non ha mani per afferrarti.”
Opere di Simone Straccia
“Ho iniziato a dipingere intorno ai 16 anni perché cercavo di dare un senso alla mia esperienza interiore. Ad oggi la mia ricerca artistica è molto diversa da quella del passato. In quegli anni, in cui ero ancora molto acerbo, vedevo artisti come Fontana, Burri, Wàrhol, e mi dilettavo a parlarne con i miei amici di liceo artistico. Pochi anni dopo capii che la storia dell’arte era fatta di capovolgimenti e iniziai ad accostarmi alla pittura, perché era una branca dell’arte un po’ sottovalutata.
Attraverso la mia arte cerco di raccontare l’animo umano, in tutte le sue sfaccettature. Uso un rosso fluo sfumato rosa per dare corpo all’immagine. La mia corrente di riferimento è il realismo, che considero la massima espressione nell’arte della pittura. Da una superficie bidimensionale si passa ad una tridimensionale attraverso l’uso della profondità, dalla carta escono fuori volti che diventano presenze vive. Lo scopo finale della mia arte è creare presenza dall’assenza, dare vita attraverso il colore dell’immagine.”